Distretto Tecnologico SCARL.

Il Distretto Tecnologico Agrobiopesca nasce in Sicilia dall’esigenza di rendere maggiormente competitivo il settore economico agroalimentare e ittico, attraverso la promozione della capacità di innovazione da parte della PMI e la creazione di un polo di aggregazione stabile e sistemica sul territorio, in linea con il Piano Nazionale della Ricerca e in attuazione dell’Accordo di Programma Quadro "Ricerca Scientifica ed Innovazione tecnologica" per la Regione Siciliana stipulato il 14 giugno 2005. Per gestire il Distretto Tecnologico Agrobiopesca, il 9 gennaio 2009, è stato quindi costituito il Consorzio di ricerca per l’innovazione tecnologica, Sicilia Agrobio e Pesca ecocompatibile SCaRL, la stabile organizzazione che garantisce la piena partecipazione delle forze produttive, scientifiche, tecnologiche e sociali e l’apporto di competenze e di finanziamenti pubblici e privati. La società consortile riunisce 24 soci, tra cui le tre università pubbliche siciliane, il CNR, altri enti pubblici di ricerca e imprese private. Secondo previsione dello statuto sociale, la partecipazione al capitale dei soci “Imprese” è superiore al 30% e quella di “Università” ed “Enti pubblici di ricerca” è superiore al 50%.

Obiettivo generale del Distretto Tecnologico Agrobiopesca è conseguire una concreta trasformazione nel settore agroalimentare e ittico siciliano da economia tradizionale a economia basata sulla conoscenza, supportando interventi di networking, trasferimento tecnologico, cooperazione e internazionalizzazione. Per quanto riguarda gli obiettivi specifici, il Distretto Tecnologico Agrobiopesca promuove, presenta e gestisce progetti di ricerca volti alla crescita della competitività dell’economia siciliana individuando e implementando azioni di trasferimento tecnologico finalizzate e coerenti con le esigenze del territorio; realizza interazioni tra soggetti che svolgono attività di ricerca e gli attori delle loro possibili applicazioni, rafforzando il collegamento tra le Università e i Centri di ricerca operanti in Sicilia e il sistema imprenditoriale regionale; forma personale altamente qualificato; coordina iniziative e attività di ricerca e sviluppo industriale e di promozione della cultura tecnologica.

Distretto Tecnologico SCARL.

Il Distretto Tecnologico Agrobiopesca nasce in Sicilia dall’esigenza di rendere maggiormente competitivo il settore economico agroalimentare e ittico, attraverso la promozione della capacità di innovazione da parte della PMI e la creazione di un polo di aggregazione stabile e sistemica sul territorio, in linea con il Piano Nazionale della Ricerca e in attuazione dell’Accordo di Programma Quadro "Ricerca Scientifica ed Innovazione tecnologica" per la Regione Siciliana stipulato il 14 giugno 2005.

Per gestire il Distretto Tecnologico Agrobiopesca, il 9 gennaio 2009, è stato quindi costituito il Consorzio di ricerca per l’innovazione tecnologica, Sicilia Agrobio e Pesca ecocompatibile SCaRL, la stabile organizzazione che garantisce la piena partecipazione delle forze produttive, scientifiche, tecnologiche e sociali e l’apporto di competenze e di finanziamenti pubblici e privati.

La società consortile riunisce 24 soci, tra cui le tre università pubbliche siciliane, il CNR, altri enti pubblici di ricerca e imprese private. Secondo previsione dello statuto sociale, la partecipazione al capitale dei soci “Imprese” è superiore al 30% e quella di “Università” ed “Enti pubblici di ricerca” è superiore al 50%.

Obiettivo generale del Distretto Tecnologico Agrobiopesca è conseguire una concreta trasformazione nel settore agroalimentare e ittico siciliano da economia tradizionale a economia basata sulla conoscenza, supportando interventi di networking, trasferimento tecnologico, cooperazione e internazionalizzazione.

Per quanto riguarda gli obiettivi specifici, il Distretto Tecnologico Agrobiopesca promuove, presenta e gestisce progetti di ricerca volti alla crescita della competitività dell’economia siciliana individuando e implementando azioni di trasferimento tecnologico finalizzate e coerenti con le esigenze del territorio; realizza interazioni tra soggetti che svolgono attività di ricerca e gli attori delle loro possibili applicazioni, rafforzando il collegamento tra le Università e i Centri di ricerca operanti in Sicilia e il sistema imprenditoriale regionale; forma personale altamente qualificato; coordina iniziative e attività di ricerca e sviluppo industriale e di promozione della cultura tecnologica.