Progetto Integra.
Nutrizione sostenibile per il controllo del diabete di tipo 2.
Il progetto INTEGRA è stato presentato e finanziato in riferimento “all’Avviso Pubblico per il sostegno alle imprese campane nella realizzazione di studi di fattibilità (Fase 1) e progetti di trasferimento tecnologico (Fase 2) coerenti con la RIS3" sull’Azione 1.1.4 Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi (approvato con Decreto Dirigenziale n.198 del 21/05/2018 e pubblicato sul B.U.R.C n.36 del 21/05/2018), Misura POR CAMPANIA FESR 2014/2020 - Asse Prioritario 1 “Ricerca e Innovazione”
INTEGRA è l’acronimo corrispondente al titolo: Progettazione e formulazione di un nuovo integratore/nutraceutico, basato sul riutilizzo dei residui di lavorazione provenienti dalla filiera olivicola e vitivinicola, destinato al controllo del diabete 2. Studio e valutazione di protocolli di somministrazione alternativi dello stesso integratore/nutraceutico.
È realizzato dal partenariato con capofila Marea scarl e da DFM SCARL, NEXTGEN S.R.L. LINFA SCARL
INTEGRA è un progetto che si basa su una idea di alta sostenibilità ambientale: trarre dagli scarti della filiera del vino e dell’olio dei prodotti/output che siano inseriti nel mercato degli integratori e/o della nutraceutica.
Il progetto intende verificare l’attività biologica e salutistica correlata ai metaboliti estratti della foglia dell’olivo al fine di ottenere un nuovo integratore e il miglioramento dell’assorbimento dei principi attivi degli estratti stessi al fine di renderli più efficaci per scopi salutistico/terapeutici. Si tratta di una occasione multidisciplinare che prevede l’intervento specialistico di diverse competenze nel campo agronomico, tecnologico, dei liposomi, chimico e clinico.
Le attività sono possibili grazie alla presenza di un partner industriale con competenze nell’ambito tecnologico e chimico. Lo studio di tipo agronomico farà definire le condizioni migliori, considerando i fattori genetici, ambientali e agrotecnici, per raccogliere e utilizzare le foglie di olivo con l’obiettivo di avere il maggiore quantitativo accumulato di metaboliti secondari con azione terapeutica.
Un ulteriore obiettivo previsto dal progetto è di comprendere se e quanto le preparazioni di polifenoli possano raggiungere la circolazione sistemica ostacolando l'insorgenza di malattie croniche tipiche della attuale società quale ad es. il diabete che comporta delle gravi ricadute per la salute umana, per il sistema di welfare pubblico e per il settore delle imprese di integratori/nutraceutici. Tra i polifenoli più interessanti va citato il resveratrolo, un polifenolo del gruppo degli idrossistilbeni, contenuto nella buccia e negli acini dell’uva, è noto perchè cardioprotettivo dato che previene l’aggregazione piastrinica inattivando selettivamente la prostaglandina H2 sintetasi e delle ciclossigenasi (Carrizzo A, et al., 2013; Borriello A et al., 2010). L’olio extravergine di oliva protegge l’endotelio dallo stress ossidativo alla base di molte patologie cardiocircolatorie, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari e migliorando il profilo lipidico. L’acido oleico è efficace per ridurre l’insulino resistenza migliorando e riducendo i livelli di glicemia (Fernandez-Mar et al., 2012; de Bock M et al., 2013; Hu T et al. 2014). L’olio extravergine di oliva contiene anche oleuropeina e idrossitirosolo che sono molto utili e presenti anche nei sottoprodotti dell’olivo fra cui le foglie. La ricerca delle fonti di ingredienti funzionali o bioattivi saranno ricercati fra i vegetali e fra i cosiddetti prodotti secondari o noti come di scarto, che di solito non vengono recuperati e rappresentano un costo per l’Azienda. In particolare, si investigheranno i sottoprodotti di olio extra vergine di oliva (EVO) e dell’uva/vino.